Cari Amici, ecco una storia davvero triste.

Leggete oltre e capirete

Il Natale 1990 era attraversato da rumors che davano per imminente l’immissione in commercio del successore del Commodore 64. Il Commodore 65 faceva capolino nella sua versione prototipo su riviste di settore e tutti attendevamo con trepidazione.

Purtroppo però il progetto era in ritardo e gravato da diversi bug che non rendevano possibile la commercializzazione. In ogni caso il prodotto natalizio era richiesto ed il management di Commodore decise la (disastrosa) mossa a sorpresa.

Il mercato delle console impazzava e Commodore ancora non vi era entrata così si decise di mettere in commercio un Commodore 64 travestito da console. Il Commodore 64GS (dove GS sta per Game System) non era altro che un Commodore 64 revisione C con delle piccole modifiche alla ROM di boot ed alla scheda madre per renderla esteticamente una console.

La porta cartucce venne rivolta verso l’altro, venne rimosso il connettore per la tastiera e la tastiera medesima, la ROM venne strutturata per presentare all’avvio della macchina una animazione che invitava ad inserire una cartuccia nell’apposito connettore, le altre porte di comunicazione del Commodore 64 verso il mondo esterno vennero banalmente coperte alla vista dalla scocca compatta (ed a mio avviso anche gradevole alla vista) che vedete in foto

La colorata confezione di vendita era in realtà un bundle con console, joystick, cartuccia multigioco.

Tutto bellissimo? Insomma…

Un hardware datato 1982, seppur evolutosi ed ottimizzato nella componentistica negli anni, non poteva reggere il confronto (o meglio, lo scontro) con attrezzatissime console dei competitor prevalentemente ormai a 16 bit.

Il misero tentativo di godere delle vendite natalizie naufragò miseramente

Delle 80000 console prodotte solo 25000 vennero vendute. Le restanti in parte svendute con mega saldi oppure ritirate per essere smembrate e recuperare pezzi per i Commodore 64 originali